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Collana Historica Pisaurensia

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La proposta di una collana che affrontasse diacronicamente la storia di Pesaro fu avanzata negli anni Settanta da Scevola Mariotti. La collana, condotta pariteticamente dal Comune di Pesaro e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro, si è proposta sin dalle origini di fornire una seria di contributi “affidati a specialisti, che offrissero un quadro della storia politica, sociale, economica, culturale, artistica della città dalle origini ai nostri giorni” (S. Mariotti). Non una storia di Pesaro in senso stretto, quindi, ma una serie di indagini monografiche.

La serie, ancora in corso, ha avuto questo sviluppo:

I. Pesaro nell’antichità
II. Pesaro tra Medioevo e Rinascimento
III.1 Pesaro nell’età dei Della Rovere
III.2 Pesaro nell’età dei Della Rovere
IV.1 Pesaro dalla devoluzione all’illuminismo
IV.2 Pesaro dalla devoluzione all’illuminismo
V Pesaro tra Risorgimento e Regno unitario

AA.VV., Pesaro nell’antichità, Marsilio, Venezia 1995, pp. 276.

Il volume, di cui esiste una prima edizione in diverso formato del 1984, propone fra l’altro linee di storia pesarese in età antica (L. Braccesi) e un esame delle istituzioni politiche della colonia civium Romanorum (G. Cresci Marrone), poi si occupa delle culture preistoriche, di Novilara e della cultura picena (E. Martinelli), della topografia antica del territorio (M. Luni), del «lucus Pisaurensis» (M.T. Di Luca), dei mosaici romani rinvenuti dentro le mura e nel contado (L. Mercando), infine della Pesaro paleocristiana (E. Martinelli).

AA.VV., Pesaro tra Medioevo e Rinascimento, Marsilio, Venezia 1989, pp. 386.

Questo secondo volume affronta i problemi di storia delle istituzioni pesaresi nel Medioevo (A. Carile), la città in età tardoantica (M. Luni), le testimonianze monumentali dal Vi secolo all’epoca romanica (E. Russo), persistenze e trasformazioni dall’età tardoantica al Medioevo (M. Frenquellucci), gli statuti di Pesaro (G.G. Scorza), la cultura letteraria sotto i Malatesta e gli Sforza (P. Parroni), fatti e “cronache” di età sforzesca (P. Castelli), la scultura romanica e gotica (B. Montevecchi), le architetture sforzesche (S. Eiche), la pittura (M.R. Valazzi) e la ceramica pesarese nel Quattrocento (P. Berardi).

AA.VV., Pesaro nell’età dei Della Rovere, I, Marsilio, Venezia 1998, pp. 328.

Il terzo volume risulta sdoppiato in due tomi. Questo primo contiene saggi sul ducato di Urbino (A. Turchini), sulle «imprese» roveresche (M. Luchetti), sulla Chiesa pesarese in età roveresca (A. Turchini), sulla comunità ebraica (R. Segre), sulla vita economica e sociale ((G. Allegretti), sull’urbanistica cittadina (M.R. Valazzi) e le fortificazioni roveresche (T. Scalesse), sul mecenatismo architettonico dei duchi di Urbino (S. Eiche) e sui loro giardini (F. Panzini), infine sulle armi (D. Diotallevi), le monete e le medaglie dei della Rovere (G. Gorini).

AA.VV., Pesaro nell’età dei Della Rovere, II, Marsilio, Venezia 2001, pp. 460.

Il secondo tomo del terzo volume contiene saggi, fra gli altri, sulla stampa tra XVI e XVII secolo (A. Brancati), sull’attività letteraria (G. Arbizzoni), sulle scienze fisico-matematiche dal quattrocento al Seicento (E. Gamba), sul collezionismo archeologico (M. Luni), sulla musica e i musicisti (F. Piperno), sulla maiolica (R. Gresta e P. Bonali), sui rapporti tra i Della Rovere e la corte spagnola (G. Calegari), oltre a diversi contributi di versante artistico. figurativo e pittorico (B. Montevecchi, M.R. Valazzi, L. Mochi Onori, L. Arcangeli, P. dal Poggetto, D. Sikorski).

AA.VV., Pesaro dalla devoluzione all’illuminismo, I, Marsilio, Venezia 2005, pp. 260.

Anche questo quarto volume risulta sdoppiato in due tomi. Questo primo volume si riferisce prevalentemente a problemi politici, economici e sociali del periodo 1631-1797, ovvero tra la devoluzione del ducato di Urbino e la fine dell’antico regime. Compaiono saggi sul governo della legazione di Urbino e le istituzioni cittadine (G. Tocci), le visite ad limina (A. Turchini), la cultura nella seconda metà del XVIII secolo (S. Caponetto), la demografia tra 1591 e 1817 (C. Vernelli), i commerci e le manifatture (M. Moroni), la marineria (M.L. De Nicolò), il ghetto e la comunità ebraica (R. Segre), l’architettura (F. Battistelli) e i giardini (F. Panzini) tra Sei e Settecento, infine il paesaggio e l’architettura rurale (G. Volpe).
AA.VV., Pesaro dalla devoluzione all’illuminismo, II, Marsilio, Venezia 2009, pp.546.
Il secondo tomo del quarto volume presenta saggi sull’attività letteraria tra Barocco e illuminismo (G. Arbizzoni), su storiografia e patrie memorie (F.V. Lombardi), sulla stampa (A. Brancati), sul collezionismo di antichità (M. Luni), sulla musica e i musicisti (M. Salvarani), sulle scienze fisico-matematiche (E. Gamba), su Giovan Battista Passeri geologo e naturalista (M.B.L. Rocchi), sulla maiolica (R. Gresta) e la ceramica (G. Biscontini Ugolini e P. Piovaticci), sulla scultura e la decorazione plastica (A. Brancati), su Simone Cantarini (A.M. Ambrosini Massari), su Giannandrea Lazzarini (A. Cerboni Baiardi), sulla scuola “lazzariniana” (M.R. Valazzi), sul pittore Carlo Paolucci allievo del Lazzarini (G. Calegari) e sulle collezioni d’arte (C. Prete).


AA.VV., Pesaro tra Risorgimento e Regno unitario, Marsilio, Venezia 2013, pp.440. Con il volume V della collana “Historica Pisaurensia”,Pesaro tra Risorgimento e Regno unitario, si conclude la serie in sette tomi dedicata alla storia della città adriatica. Il volume è stato presentato il 3 aprile 2013 nel Salone metaurense del Palazzo ducale di Pesaro davanti a un pubblico molto umeroso. Dopo i saluti del dott. Attilio Visconti, prefetto di Pesaro e Urbino, del prof. Luca Ceriscioli, sindaco di Pesaro, e dell’avv. Gianfranco Sabbatini, presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro, sono intervenuti a illustrarne le tematiche trattate Riccardo Paolo Uguccioni, presidente dell’Ente Olivieri, e Stefano Pivato, magnifico rettore dell’Università degli studi di Urbino “Carlo Bo”.Pesaro tra Risorgimento e Regno unitario tratta le vicende di Pesaro e del suo territorio dal “triennio giacobino” alla fin de siècle. I ventidue saggi presenti nel volume affrontano i diversi aspetti della vita sociale, politica, istituzionale e culturale del XIX secolo, dalle colonie arcadiche all’avvento della ferrovia, dalle congiure dei carbonari all’insorgere della questione sociale, dal ghetto ebraico all’evoluzione urbanistica, senza dimenticare il passaggio dallo Stato pontifico al Regno d’Italia e senza trascurare gli aspetti economici che vedono la città adriatica, la cui economia  all’inizio dell’Ottocento è prevalentemente agricola, avviarsi a fine secolo verso prime forme di industria. I saggi presenti in Pesaro tra Risorgimento e Regno unitario studiano la città ottocentesca anche da altri punti di vista, non meno caratterizzanti: dalla passione per il melodramma (e quindi per Rossini) alle mutazioni del paesaggio, dallo sviluppo dell’industria ceramica alla nascita dell’Accademia agraria, dagli scienziati “umanisti” – alcuni dei quali raggiungono una notorietà nazionale – allo studio delle espressioni artistiche e letterarie. Con questo volume si conclude la collana “Historica Pisaurensia”, ideata nel 1983 da Scevola Mariotti, che in cinque volumi (due dei quali doppi) ha – per così dire – attraversato la storia di Pesaro dall’antichità al medio evo, dall’età moderna alle soglie dell’età contemporanea.

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