FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DI PESARO: APPROVATO IL BILANCIO 2013

Il Consiglio generale della Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro nella riunione di ieri 29 aprile ha approvato all’unanimità il bilancio 2013 predisposto dal Consiglio di amministrazione. Sui risultati conseguiti ha inciso in misura determinante l’assenza di dividendi da parte della Banca delle Marche a valere sul bilancio dell’esercizio 2012. L’avanzo di esercizio è così risultato pari a 2.140.312 euro a fronte di una previsione che, pur stimando una consistente riduzione dei dividendi, si attestava in oltre 4 milioni di euro. Il Consiglio generale ne ha approvato la destinazione a riserva obbligatoria nella misura di legge del 20%, alla riserva per l’integrità del patrimonio nella misura massima consentita del 15% e, quanto a 1.330.001 euro, al fondo per future erogazioni. Le erogazioni deliberate nel corso del 2013, oltre 100 iniziative per 2.708.433 euro, sono state finanziate con l’utilizzo del predetto fondo la cui consistenza a fine esercizio risulta pari a 2.582.055 euro.
Dal punto di vista patrimoniale si è provveduto a svalutare il valore della partecipazione in Banca Marche per 59.782.221 euro sulla base del netto patrimoniale dell’Istituto al 31.12.2012 (ultimo esercizio chiuso), diminuito della perdita al 30.6.2013 risultante dalla situazione patrimoniale pubblicata ed ulteriormente abbattuto, in via prudenziale, del 10%. La svalutazione è stata imputata direttamente a patrimonio, come consentito dalla vigente normativa, utilizzando i fondi di riserva. In merito alla partecipazione in Banca Marche, il Presidente Avv. Gianfranco Sabbatini ha tenuto a ribadire il valore strategico da sempre attribuito all’investimento, la cui valutazione non è mai stata esclusivamente limitata ad aspetti economico-finanziari ma volta a sostenere il territorio nelle sue diverse articolazioni, interpretandone le esigenze. Questo principio, fatto proprio da tutti gli organi della Fondazione nell’ambito delle rispettive competenze, ha trovato concreta attuazione nelle vicende che tempo per tempo hanno interessato la partecipazione nella Banca conferitaria. Venendo ad oggi, il Presidente ha ulteriormente evidenziato come l’uscita di Banca Marche dall’attuale fase di commissariamento non potrà che avvenire con operazioni straordinarie di capitale. Nell’ambito di queste operazioni verranno esaminate tutte le modalità che possano contenere la perdita di valore. Infine il Presidente ha reso noto che il Consiglio di amministrazione, stante la complessità della questione, ha deliberato di conferire ad uno studio legale l’incarico di seguire le varie problematiche nei loro molteplici aspetti, riservandosi la nomina di un advisor per la valutazione di possibili operazioni di capitale.