BENTORNATO SIR JAMES!

Le «Memorie dei Duchi di Urbino dal 1440 al 1630» del nobile scozzese Sir James Dennistoun (1803 – 1855), per la prima volta in versione italiana dalla loro pubblicazione a Londra nel 1851, sono ora a disposizione di studiosi, storici e ricercatori, ma anche del grande pubblico interessato alla storia in generale e a quella del nostro territorio in particolare. La Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro ritiene di poter esprimere pieno compiacimento e legittimo orgoglio per aver realizzato l’edizione critica italiana, curata dal professor Giorgio Nonni e pubblicata dalla Quattroventi di Urbino, di un testo che, a distanza di oltre un secolo e mezzo, costituisce ancora un caposaldo della letteratura e della conoscenza artistica, una specie di «summa» di notizie, di informazioni, e anche di testi eruditi, raccolti dall’autore attraverso la consultazione di biblioteche e archivi e una grande quantità di testimonianze di ogni genere. La cerimonia di presentazione ufficiale dei tre volumi dell’opera è avvenuta con grande successo il 19 giugno scorso nella Sala del Trono del Palazzo Ducale di Urbino, luogo ideale per un’occasione del genere letteralmente gremito di pubblico, ed ha costituito la conclusione di un viaggio di qualche anno che ha coinvolto e impegnato a lungo l’intera struttura dirigenziale e operativa della Fondazione, esaltandone la missione nel campo della cultura e dell’arte, da sempre uno dei principali settori d’intervento della sua attività istituzionale.
Con soddisfazione tutto questo è stato rilevato dal presidente Gianfranco Sabbatini nell’intervento di saluto della cerimonia urbinate che ha visto poi lo storico Franco Cardini, il rettore dell’Università di Urbino Stefano Pivato e il professor Giorgio Nonni conversare sul libro del Dennistoun. In apertura, è stato proiettato un filmato appositamente realizzato che ha creato un’atmosfera particolare con immagini di Urbino e del suo territorio, la lettura di parole di Baldassarre Castiglione, di Carlo Bo e di Paolo Volponi dedicate alla città e il saluto delle autorità.
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