ANCHE NEL 2010 RISORSE DI 7 MILIONI PER IL TERRITORIO

Per l’anno 2010 la Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro erogherà contributi per 7 milioni di euro, come stabilito dal relativo Documento programmatico e previsionale approvato dall’Assemblea dei soci il 31 ottobre scorso.

Sarà così confermata la previsione del Piano triennale 2008 – 2010 di 21 milioni di euro di risorse distribuite tenendo presenti le difficoltà che la pesante crisi economica ha determinato per la nostra comunità e che, fra i tanti altri consistenti interventi nel campo sociale e assistenziale, ha portato la Fondazione nell’anno 2009 anche alla partecipazione al Fondo di solidarietà promosso dalla Provincia di Pesaro e Urbino per i lavoratori disoccupati e a stanziare già nei primi nove mesi dell’anno circa 6,4 milioni di euro per cercare di anticipare al massimo le risposte alle necessità accertate.
Anche per il 2010 il Documento programmatico previsionale conferma dunque l’attenzione e la vicinanza della Fondazione alle situazioni di difficoltà di alcune fasce della popolazione, con il 60% delle risorse destinate ai settori della tutela della salute, del volontariato, della beneficenza e dell’assistenza sociale a vari livelli di quello comunemente definito «welfare» sul quale la crisi economica ha fatto sentire maggiormente la sua pressione negativa.
Il restante 40% è invece destinato alle attività artistiche e culturali, alla formazione e alla ricerca scientifica, con l’intento costante di dare spazio alle potenzialità del territorio per renderle compartecipi dello sviluppo economico e della crescita civile.
Alla base dell’operato della Fondazione, un’oculata gestione delle risorse basata sul dividendo di Banca delle Marche S.p.A. – che pur in un momento di criticità economica conferma la sua solidità e la sua capacità operativa – e sui proventi derivanti da avveduti investimenti finanziari.
Nel corso del suo intervento in Assemblea, il Presidente Avv. Gianfranco Sabbatini ha ribadito il ruolo unanimemente riconosciuto alle Fondazioni di origine bancaria quali “investitori istituzionali” e come tali in grado di contribuire alla stabilità dell’intero sistema. Riprendendo un concetto espresso dall’Arcivescovo di Pesaro Mons. Piero Coccia in una sua recente relazione agli organi della Fondazione, ne ha sottolineato la funzione di promozione della sussidiarietà, elemento decisivo per una società civile.
Nel susseguente dibattito l’Avv. Michele Ambrosini, Presidente della Banca delle Marche, ha evidenziato il sostegno che la Banca, in un periodo di particolari difficoltà, ha saputo assicurare ad imprese e famiglie anche grazie ad una organizzazione territoriale in grado di coglierne e soddisfarne le esigenze, sostegno non disgiunto da soddisfacenti risultati per gli azionisti.
Nella stessa adunanza del 31 ottobre, l’Assemblea ha provveduto alla riconferma dei soci Prof. Silvio Albanesi, Dott. Alessandro Bisetti, Dott. Alessandro Brusi, Avv. Lucio Monaco e alla nomina di nuovi soci nelle persone del Prof. Giovanni Bogliolo, della Signora Franca Giorgioni Muretto, della Prof.ssa Anna Tonelli e di Monsignor Antonio Vegliò.

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